martedì 19 maggio 2009

Rock’n’rolls (Rotolini di bresaola alla robiola con pesto di rucola)




Ingredienti per un rotolino:

• una fetta non troppo sottile di bresaola
• 20 g. circa di robiola
• 3 o 4 scaglie di parmigiano reggiano


Ingredienti per il pesto di rucola (per 4 persone circa):

• una decina di foglie di rucola
• una manciata di pinoli
• un cucchiaio da cucina di parmigiano reggiano grattugiato
• olio evo


Musica: Riceboy Sleeps – Riceboy Sleeps (2009)
Vino: Trentino DOC Pinot Grigio, Cavit (Trentino Alto Adige)


Preparazione:

Niente di più semplice: prendi una fetta di bresaola, spalma al centro della robiola, quindi richiudi il tutto formando un rotolino. Guarnisci con del pesto di rucola (vedi preparazione sotto) e decora con delle scaglie di parmigiano.


Preparazione del pesto di rucola:

Metti tutti gli ingredienti nel mixer, aggiungi un cubetto di ghiaccio (che servirà a mantenere vivo il colore verde della rucola) e trita grossolanamente.

lunedì 18 maggio 2009

Assaggi: Le Papere




L'idea ci è venuta all'improvviso, per caso: andiamo a pranzo al lago, a Bracciano. Sulla strada troviamo un po' di traffico, perciò quando arriviamo sulle sponde del bacino di origine vulcanica, sono già le 14 passate. Scorrendo velocemente i ristoranti sul lungolago, ce n'è uno che attira la mia attenzione, si chiama Le Papere. Simpatico, penso. Chiedo se è tardi per mangiare, ma la cameriera mi dice che non c'è problema, e ci fa accomodare sulla splendida terrazza sul lago, praticamente una palafitta proprio sopra lo specchio d'acqua, decisamente suggestivo. Una volta seduti, siamo accolti dal titolare, che ci illustra brevemente il menù. Scegliamo un antipasto della casa (le papere, appunto), composto da vari sfizi mari e monti: affettati, formaggi, pomodori al forno, insalata di mare, voul-au-vent. Nel frattempo beviamo un vino bianco della Cantina Cerveteri, il Tirseno. Per proseguire, Tyler sceglie le fettuccine alla matricianella, ovvero con ricotta affumicata e prosciutto, davvero ottime, mentre il sottoscritto, contrariamente alle abitudini ormai radicate, rinuncia al primo e si lascia tentare dal fritto misto di pesce di lago, con persico, luccio e lattarini, asciutto e croccante, con contorno di patate al forno. Fa caldo, ma c'è una brezza niente male, tanto che, a causa di una folata improvvisa, il mio tovagliolo vola e finisce nel lago, tra le papere, quelle vere. Poco male, siamo alla fine, così chiediamo il caffè ed il conto: poco meno di 50 euro, non proprio economico, ma neanche spropositato.

Ristorante Le Papere (Lungolago G. Argenti, 20 - Bracciano, Roma)

giovedì 7 maggio 2009

Pici fuor d’acqua (Pici con i friggitelli)





• 125 g. di pici di Montalcino
• 125 g. circa di friggitelli
• 6/8 pomodorini ciliegina
• 3 alici
• uno spicchio d'aglio
• paprika dolce
• peperoncino
• pecorino grattugiato
• sale
• olio evo


Musica: Fine Fascination, Red Light Company (2009)
Vino: Chianti, Viticoltori Senesi Aretini (Toscana)


Preparazione:


Di ritorno dalla Toscana, con un pacco di pici nella valigia…
Fai soffriggere l’aglio in una casseruola con dell’olio extravergine d’oliva, e metti a rosolare i friggiteli. Dopo qualche minuto, aggiungi poca acqua calda, e cuoci a fiamma vivace per circa dieci minuti, quindi unisci i pomodorini, regola di sale, e lascia andare abbassando la fiamma, fin quando l’acqua non si sarà ritirata. Intanto, lessa i pici in una pentola con abbondante acqua salata ed un goccio d’olio. Prima di scolare la pasta (il tempo di cottura è di circa 15 minuti), incorpora le alici agli ortaggi, mescolando in modo che si disfino completamente. Manteca i pici nel condimento, aggiungendo eventualmente un pizzico di peperoncino, e servi spolverando con della paprika dolce in polvere, ed a piacere, con del pecorino grattugiato.

martedì 5 maggio 2009

Percorsi: Val di Chiana e Val d'Orcia




Una gioia per gli occhi e per il cuore: Tyler ed io ci scherziamo su, ma tra le perfette colline verdi, le distese di promettenti vigne e le macchie di fiori gialli a perdita d'occhio che incontriamo sulla strada del Chianti dei Colli Senesi, ci commuoviamo davvero...
Alloggiamo al Borgo Dolciano, tra Chiusi e Chianciano, ma il nostro giro inizia da Montepulciano, dove, come ogni primo di Maggio, si svolge la fiera annuale del paese. C'è parecchia gente, così tanta che il borgo sembra rimanere nascosto sotto il fiume di persone che lo sta attraversando. Una volta giunti faticosamente in centro, ci rifugiamo tra i cunicoli delle cantine dell'azienda agricola Ercolani, dove assaggiamo ed acquistiamo prodotti locali.



Per l'ora di cena, invece, torniamo verso Chiusi: troviamo un tavolo al rinomato ristorante Zaira, e ci accomodiamo. La sala è grande, e l'arredamento e la musica profusa nell'ambiente danno l'impressione di essere catapultati alla fine degli anni settanta, o giù di lì. La cameriera che ci serve è solerte, ma un po' sgarbata. Come antipasto prendiamo un misto di salumi e dei pomodori secchi, e beviamo vino rosso dei colli senesi, cioè della casa. Fin qui tutto bene, mentre sui primi, Tyler ed io incappiamo in alterne fortune: i miei fazzoletti della contadina (delle crepes ai fughi porcini) sono squisiti, mentre la sua zuppa, contadina anch'essa, è tiepida e poco saporita, peccato. Siamo nel cuore della Val di Chiana, e non posso esimermi dal provare il controfiletto alle erbette, cotto alla perfezione, e non rinuncio neanche al dolce, un'ottima torta meringata, mentre Tyler, ancora deluso dalla zuppa, mi guarda basito. Il conto è onesto.



La mattina seguente, complice il cielo azzurro, decidiamo di spingerci fino a Siena. Dopo un aperitivo a base di prosecco alle spalle di Piazza del Campo, girando per il centro scopriamo il ristorante Due Porte, che dalla parte opposta all'entrata custodisce gelosamente una splendida terrazza con vista sulla cinta senese. Dopo aver gustato il panorama, che potrebbe tranquillamente essere una voce del menù, tanto è bello, ci dedichiamo all'antipasto, quello della casa, che comprende un generoso assortimento di salumi e di crostini. Della casa anche il vino rosso, che da queste parti è una garanzia. Devoto alla tradizione, ordino dei pici al ragù di cinghiale, mentre Tyler si lascia tentare dal tavolo vicino, e prende le penne al salmone. Dato che abbiamo ancora della strada da fare, decidiamo di non appesantirci troppo, e ci fermiamo qui. Spendiamo poco, per la cronaca. Riprendiamo la strada per la Val d'Orcia, e visitiamo Pienza e San Quirico d'Orcia, prima di arrenderci ad un improvviso e violento acquazzone. Torniamo alla base, ci riposiamo un 'oretta, quindi di nuovo fuori: stasera offre l'agriturismo che ci ospita. Nel pacchetto che abbiamo scelto, infatti, è compresa una tipica cena toscana presso un ristorante di Chianciano, Il Casale.



Il posto, sperduto nella vallata che scende ai piedi della cittadina termale, è molto bello. Certo, a caval donato non si guarda in bocca, ma le premesse non sembrano affatto male. Il menù sarà una sorpresa, nel senso che è già stato tutto scelto, e noi lo scopriremo un po' alla volta: crostini toscani per iniziare, poi ravioli pere e parmigiano (ottimi) e pici al ragù (ancora), arrosto di vitello e pollo alla brace, il tutto accompagnato da un buon rosso locale. E per finire, tiramisù e caffè. Non ci possiamo proprio lamentare, ed infatti ce ne andiamo soddisfatti ed appagati.
L'indomani è già domenica, è ora di lasciare Borgo Dolciano, ma prima di tornare a Roma, c'è ancora tempo per visitare Montalcino, dove acquistiamo altre specialità locali, alimentari e non, da portare a casa.



Sulla strada del ritorno, ci fermiamo di nuovo a Pienza, dove Tyler ha lasciato il cuore: qui i ristoranti sono tutti al completo, ma alla fine troviamo posto allo Sperone Nudo, un locale piccolo e semplice, ma di sostanza. Il menù è quello tipico della zona: antipasto goloso con salumi, formaggi e crostini, pici e gnocchi (cacio e pepe per me, ragù per Tyler), ed in più un discreto assortimento di dolci, dal quale scelgo un'eccellente torta al cioccolato fondente e pere. Il tutto a prezzi più che decenti.
Lasciamo la Toscana percorrendo la Cassia, dove non c'è traffico ma c'è tanto da guardare, e strizziamo l'occhio ad una delle prossime, possibili mete, il lago di Bolsena...

Ristorante Zaira (Via Arunte, 12 – Chiusi, Siena)
Ristorante Due Porte (Via Stalloreggi, 62/64 – Siena)
Ristorante Al Casale (Via delle Cavine e Valli, 36 – Chianciano Terme, Siena)
Ristorante Sperone Nudo (Via G. Marconi, 3 – Pienza, Siena)