martedì 9 marzo 2010

Assaggi: Arancia Blu





L'Arancia Blu è uno dei ristoranti vegetariani più famosi a Roma. Mi era già capitato di andarci quando si trovava nel cuore di San Lorenzo, e ne ero rimasto incuriosito. Il locale ora è situato sulla via Prenestina: certo, c'è meno confusione ed è più facile trovare un parcheggio, ma il posto è decisamente fuori mano, senza insegna, e privo del fascino di un tempo. Comunque, una volta entrati all'interno, si ritrova quell'atmosfera creata dai grandi scaffali sui quali sono riposti alternatamente libri e bottiglie di vino, che potrebbe anche essere definita calda, se non fosse che nella sala la temperatura sia piuttosto bassa. Inoltre, forse perchè avevo ancora in mente la vecchia location, tutto l'arredo da l'impressione di essere arrivato qui sulla Prenestina un po' per caso. Ad ogni modo, non ci lasciamo scoraggiare, e ci sediamo ad un tavolo. Subito un cameriere novizio, dall'italiano stentato ma molto cortese, ci porta dell'acqua e ci chiede se mentre sfogliamo il menù gradiamo del prosecco, che poi, accettando di buon grado, scopriamo essere accompagnato da un fritto misto, gustoso ed asciutto. Dalla carta, invece, scegliamo un'insalata di spinaci, pere noci e Brie de Meaux, semplice ma sfiziosa, ed uno sformato di asparagi con salsa al gorgonzola e julienne di porri croccanti, questo sì davvero interessante. Da bere, un Lagrein Riserva alla mescita. Per primo, ordiniamo una lasagna con radicchio trevigiano e taleggio, delicata nonostante l'incontro di due sapori importanti, ed un piatto di ravioli ripieni di crema di patate, asparagi e gorgonzola, conditi con burro salato, punte di asparagi ed erba cipollina, che sarebbero ottimi se non fosse per l'intingolo, decisamente troppo annacquato. Prendiamo anche un secondo, una polenta verde alla piastra, con fontina tiepida e contorno di insalata di crescione, funghi champignon e porri alla salsa aioli, che non è male, ma forse mette insieme troppi sapori, anche perchè tra polenta e fontina sembra esserci anche del tartufo. O forse è solo una nostra impressione. Chiudiamo con un dolce, un parfait di zabaione al marsala Vecchio Samperi 20 anni, con croccantino di pinoli e salsa al caramello (buono), che come consigliato dalla carta, scelgo di accompagnare con un bicchiere di Marsala Vecchio Samperi De Bartoli, che però mi viene servito troppo freddo. Caffè e conto, che ammonta ad 88 euro: forse troppo elevato, considerate le sbavature, piccole e meno piccole, di questa cena vegeteriana.

Arancia Blu (Via Prenestina, 396e - Roma)

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