martedì 17 maggio 2011
Percorsi: Berlino
Breve ma intenso viaggio di primavera, destinazione Berlino. La sistemazione, un piccolo appartamento nel quartiere di Prezlauer Berg, nella parte est della città, ci consente di preparare un piatto di pasta in casa (grazie agli ingredienti reperiti nel supermercato biologico dietro l'angolo), evitando così di dover necessariamente cenare fuori ogni sera, e contenere i costi. Tuttavia, non vogliamo rinunciare assolutamente a qualche sortita di carattere gastronomico.
La prima serata, in giro dalle parti di Alexander Platz, Tyler ed io ci accontentiamo di un piccolo locale chiamato Marktschenke, poco più di un chiosco, che promette (e mantiene) ottimi ed abbondanti currywurst con patate, accompagnati da un'ottima birra scura (Köstricker Schwarzbier), il tutto per meno di 10 euro a testa.
La giornata successivo, invece, visto che fa caldo e c'è tanto da camminare, optiamo per qualcosa di fresco e leggero: una caprese da Vapiano, catena di ristoranti che serve cibo italiano di buona qualità a prezzi poco superiori a quelli di un fast-food.
Dalle parti di Hackescher Markt, al Mitte, una delle zone più interessanti della capitale tedesca, il terzo giorno ci lasciamo attrarre dal simpatico Dada Falafel. È l'ora di pranzo, e davanti alla piccola, pulita ed organizzatissima cucina a vista c'è la fila (composta da berlinesi in pausa dal lavoro, si direbbe, piuttosto che da turisti, buon segno). Sulla scia dei clienti precedenti, ordiniamo due piatti di falafel, la specialità della casa: sfiziosi, saporiti, ed arricchiti da una gran varietà di salse, niente male davvero.
Per cena, invece, decidiamo di fidarci della guida, ed andiamo nel ristorante che, tra quelli segnalati nella zona del nostro appartamento, sembra avere le credenziali migliori, il Fellas. Visto da fuori appare un po' anonimo, ma una volta all'interno l'atmosfera calda e le luci soffuse conquistano immediatamente. Ci accomodiamo ad un tavolo non distante dal bancone del bar (un elemento tipico dei locali berlinesi), e grazie alla pazienza ed alla simpatia di un ragazzo (presumibilmente uno dei proprietari), che ci traduce tutto il menù in inglese, riusciamo ad ordinare tra qualche risata e senza troppe difficoltà. Da bere birra scura locale, mentre l'antipasto è un piatto di asparagi bianchi (una delle materie prime del territorio) conditi da una salsa a dir poco deliziosa, accompagnato da patate e da crostini con burro al salmone. Sono così incuriosito dal condimento che decido di intavolare un'altra conversazione in anglo-italo-tedesco per farmene spiegare la preparazione (sembra si tratti, per grandi linee, dell'acqua di cottura degli asparagi mescolata con delle mollica di pane tostata). Nel frattempo, il cielo sopra Berlino si è fatto cupo e piovoso, niente di meglio quindi di due belle zuppe, come portate principali: Tyler sceglie quella di pollo e verdure, ed io quella di carciofi con tartufo. E se la prima è buona, la seconda è letteralmente squisita, tanto che Tyler fa di tutto per convincermi a fare cambio, riuscendoci. Non ci rimane che provare un dessert: quello del giorno, evidente omaggio all'Italia, è una crêpe al gelato di vaniglia con fragole ed aceto balsamico, semplice ma riuscita. Il prezzo del conto è medio-alto, ma data la qualità della cucina, tutto sommato adeguato.
Il giorno seguente, a metà mattinata, ho voglia di una colazione sostanziosa, e così convinco Tyler ad andare al rinomato cafè Anna Blume, che secondo la guida prepara alcuni tra i dolci migliori di Berlino, oltre a vendere fiori nel negozio accanto. L'arredamento in stile liberty porta la mente ai tempi andati, quando ancora qui era Berlino est, ed al centro del locale, fa sfoggio di se una grande vetrina con una varietà incredibile (ed inceredibilmente bella) di torte. Purtroppo c'è molta gente e per di più la nostra cameriera è gentile, si, ma stralunata e distratta. Riusciamo lo stesso ad ordinare caffè e cappuccino con una fetta di cheesecake al limone ed un croissant al burro servito in un ricco piatto di frutta.
Per fermare lo stomaco durante le passeggiate in centro, invece, ci si può servire presso uno dei tanti Grillwalker che animano le strade: solo 1,20 Euro per un panino con wurstel caldo.
L'ultimo giorno utile, prima del ritorno, in giro per il vivace quartiere di Kreuzberg, ci fermiamo a pranzo al mercato di Marheineke Platz: in questa sorta di compendio gastronomico mondiale si può assaggiare di tutto, dalla cucina greca al caffè italiano. Per la verità avrei voglia di un kebab, visto che nella zona circostante la comunità turca è la più numerosa, ma forse proprio per questo all'interno dello spazio coperto una delle pochissime alternative mancanti è quella ottomana. Allora decido di visitare il bancone delle specilalità berlinesi, e ne esco con l'ennesimo wurstel con patate e birra berlinese, per poco più di 4 euro: meglio così, in fondo, domani mattina, si torna a casa.
• Marktschenke (Karl Liebknechtstraße, 11 - Berlino, Germania)
• Dada Falafel (Linienstraße, 132 - Berlino, Germania)
• Fellas Restaurant Bar (Stargarderstraße, 132 - Berlino, Germania)
• Anna Blume (Kollwitzstraße, 132 - Berlino, Germania)
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1 commento:
Bellissime foto? Le hai fatte tu? Complimenti. Vapiano c'è anche ad Amburgo, ci sono stata e ci ho mengiato benino.
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