venerdì 6 novembre 2009
Assaggi: Cantina Tirolese
C'è un posto dove mi piace andare quando fuori piove e fa freddo, perchè l'atmosfera che si respira è calda ed accogliente, e la cucina ricca e sostanziosa, un vero e proprio rifugio: la Cantina Tirolese in Via Vitelleschi, vicino a San Pietro, storico ristorante austriaco gestito dalla famiglia Macher sin dal 1971. Anche se si tratta di un giorno feriale, ed il tempo è decisamente avverso, il locale è pieno, ma per fortuna al piano inferiore, il più caratteristico (deliziosi i tipici calendari tirolesi appesi alle pareti), troviamo posto. Ci accomodiamo ad un piccolo tavolo angolare, e per cominciare ordiniamo l'antipasto, dell'ottimo patè di fegato d'oca accompagnato da burro alle erbe, crostini di pane e gli immancabili cetrioli. Beviamo birra Spaten chiara. Per primo, Tyler sceglie i rigatoni con lo speck, ottimi pur se piuttosto piccanti, mentre io vado sul classico con un bel piatto di spatzle, i tipici gnocchetti agli spinaci, conditi con abbondante formaggio, davvero squisiti. Non paghi, ci lasciamo tentare dall'idea di riscaldarci ulteriormente con una fonduta di emmenthal alla svizzera, abbinata ad un'eccellente birra scura. Fedele seguace della teoria che una buona cena debba terminare con un dessert, non rinuncio al dolce, e prendo un tortino di pere e nocciole servito con zabaione e panna montata. Finalmente appagato, chiedo il conto: 74 euro, neanche troppo elevato, in fondo, se si considera che la sola fonduta, per 2 persone, costa 26 euro. Non c'è che dire, magari anche solo una volta all'anno, una visita alla Cantina Tirolese è sempre in grado di regalare sapori intensi e grande calore.
• Cantina Tirolese (Via G. Vitelleschi, 23 - Roma)
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