lunedì 29 settembre 2008

Assaggi: Bacchus, il Pesce e il Vino




Metto le carte in tavola, sarò fazioso: questo è senza dubbio il mio ristorante di pesce preferito a Roma e dintorni, per tutta una serie di motivi che potrete facilmente intuire da questa recensione. L’atmosfera del locale è al tempo stesso raffinata ed informale, grazie all’arredamento da salottino coloniale ed all’elegante divisa delle gentilissime cameriere. Stasera siamo in quattro, e ci accomodiamo ad un tavolo circolare dalle dimensioni generose, proprio vicino alla finestra che lascia intravedere la cucina. Beviamo una falanghina Sant'Agata dei Goti Mustilli ghiacciata, e ci lasciamo andare alla tentazione di degustare la gamma completa degli antipasti, il cavallo di battaglia del Bacchus: sulla nostra tavola rotonda arriva di tutto, dal salmone e la cernia marinati all’insalata di mare e quella di polpo, dal riso basmati al purè con tonno e spada, dalle seppioline con la rucola ai bocconcini di pesce affumicato con lamponi e crema di formaggio (incredibili), dalla mozzarella fusa alle seppioline con la rucola, fino all’ormai celebre trancio di tonno appena scottato con frutta e rucola fritta, la specialità della casa, davvero memorabile. A questo punto c’è da dire che il più delle volte ci si sente quasi già sazi, ma resistere alla voglia di proseguire è impossibile, e difatti andiamo spediti ai primi piatti: assaggio degli gnocchetti con vongole locali (i lupini) e peperoni, ancora gnocchi ma con gorgonzola, cavolfiori e mazzancolle, e pappardelle al barolo con pachino, rucola e scamorza affumicata. Un trionfo. Da segnalare che le porzioni, contrariamente a quanto accade nella maggior parte dei ristoranti che offrono cucina creativa, sono decisamente abbondanti. Di prendere un secondo non se ne parla, ma i dolci fatti in casa, quelli sì, i nostri ospiti, Tyler ed io vogliamo assolutamente assaggiarli: prendiamo dello zabaione col cacao, la crema catalana con cuore di cioccolato bianco, ed uno scenografico tris di mousse (pistacchio, nocciola ed amaretto) così bello che scoccia quasi mangiarlo… Si, l’avevo detto, sono fazioso, ma continuo a considerare questo posto straordinario, anche nei prezzi: ok, ci veniamo spesso, ci conoscono e ci trattano bene, ma in ogni caso il conto si mantiene sempre su livelli decisamente competitivi. Per la cronaca, spediamo 35 euro a persona.

• Bacchus, il Pesce e il Vino (Via della Torre Alessandrina, 77d – Fiumicino, Roma)

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